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Avvocato e Social Media: sicuro di parlare con il pubblico giusto?

Il titolo potrebbe suonare come una provocazione, ma non lo è. Dovrebbe però essere un punto di riflessione, una domanda che ogni professionista del settore dovrebbe porsi: «Sto dialogando con il pubblico giusto?» Ma, soprattutto: «Sono nel luogo giusto?»
Prima di tutto, in relazione al pubblico con cui si desidera interagire, bisogna scegliere il luogo, ovvero i social media su cui essere presenti. Inutile cercare di essere presenti su tutti i social a disposizione, sarebbe solo uno spreco di tempo, impegno e, così facendo, le relazioni solide tanto desiderate con il pubblico saranno impossibili da costruire. Bisogna, però, tenere a mente che ogni pubblico popola un luogo e usa un certo linguaggio.
Arrivati ad oggi, il quesito che lo stesso Google ha usato per modificare il suo algoritmo è il «perché le persone cercano» un qualcosa, abbandonando l’enigma precedente del “cosa cercano”. Questo perché ci si vuole focalizzare sulle ricerche degli utenti, per mostrargli la soluzione ai loro quesiti.

I diversi tipi di pubblico

Il pubblico è composto da varie generazioni, le quali, chi più chi meno, interagisce con dei social precisi. Esistono 5 generazioni, ma solo quattro sono le più attive nel mondo digitale.
1. I Senior (- 1945)
Questa è la generazione dove, la maggior parte dei suoi membri, è inattiva sui social. Ha vissuto nell’epoca delle Guerre Mondiali, del rock’n’roll e delle pari opportunità tra i generi.
È la generazione più offline di tutte, quella che per comunicare usava inviare una lettera e soleva attendere giorni o settimane una risposta. Il loro Facebook o Twitter sono le piazze di paese, i corridoi del supermercato e le sale d’aspetto. Sono gli unici che guardano tutt’oggi con occhi sognanti i media tradizionali, come la radio o la televisione.
Alcuni di loro si sono avvicinati a Facebook per combattere la solitudine e per comunicare con i propri cari e proprio per questo, la maggior parte delle volte, non vengono considerati una fetta di pubblico appetibile.
2. Baby Boomer (1946-1960)
Questa è la generazione che ha vissuto gli anni del boom economico e demografico (da qui viene ripreso il nome), delle rivoluzioni e del femminismo.
Nonostante si trovino abbastanza a loro agio nell’approccio con i social media, continuano a prediligere il contatto faccia a faccia; difatti, preferiscono parlare per telefono piuttosto che comunicare via e-mail.
Facebook è il social preferito, anche se non tutti ne padroneggiano il linguaggio. Nel loro silenzio, i Baby Boomer seguono i brand su Facebook. Per loro l’immagine del brand su questo social è molto importante poiché, in base a questo, scelgono se esserne consumatori.
Dunque, se si sta pensando a una strategia di social media marketing che ha come obiettivo l’interazione con questa generazione, è indispensabile essere presenti su Facebook mentre, i social più innovati e visivi come Instagram o Snapchat, non sono il luogo adatto.
3. Generazione X (1961-1980)
Chiamata così dallo scrittore canadese Douglas Coupland, il quale scrisse un romanzo intitolato proprio “Generation X”, è la generazione che ha vissuto negli anni della caduta del muro di Berlino, della Pop Art e del comunismo.
Il termine a loro affibbiato non è positivo, poiché è la generazione più sottovalutata soprattutto dai loro predecessori, i Baby Boomer, poiché hanno vissuto il Sogno Americano lasciando ai propri “figli” ciò che ne rimaneva. La Generazione X è quella che ha “sofferto” di più l’avvento della tecnologia, poiché è la generazione alla quale è stato imposto di utilizzare Internet. Dal semplice sms si passa all’email e il walkman lascia posto a pc e smartphone. Nonostante ciò, la Generazione X non si è arresa, tanto da essere quella che passa più tempo sui social media.
Una ricerca condotta da Nielsen mostra che questa generazione è più propensa a passare il proprio tempo su social media come Facebook rispetto alla generazione successiva, i Millennials. Sono dei consumatori molto consapevoli; infatti, prima di affidarsi a un prodotto o scegliere un professionista fanno tesoro delle informazioni e dei commenti degli altri utenti.
Consiglio: se questa generazione fa parte del vostro target, siate presenti su Facebook e Twitter, i social più amati e utilizzati. Inoltre, assicuratevi di avere commenti positivi in relazione alla vostra immagine, ovvero quello che decidete di mostrare di voi al pubblico.
4. Millennials (1981-1995)
I non più giovanissimi Millennials, sono cresciuti con l’avvento dei reality show, l’avanzamento dei social media e il momento storico che fece fermare la terra per alcuni giorni: l’11 settembre.
Questa generazione è quella cresciuta con la tecnologia, perciò sono abituati a comunicare attraverso i social, tanto da essere quasi ossessionati dall’approvazione degli altri, ottenuta attraverso like, commenti, tag o condivisioni.
Sono i più attivi quando si tratta di interagire su Facebook, Twitter e Instagram, poiché amano sentirsi partecipi. Essendo propensi verso l’innovazione, abbracciano con curiosità i nuovi social come Snapchat.
5. Generazione Z (1996-2010)
La Generazione Z vive negli anni tra crisi economica e avanzamento tecnologico.
Questa è la generazione che è sempre connessa e i suoi membri sono multimediali di nascita. Il loro problema è che non vedono i social come un’innovazione, poiché sono nati nel pieno sviluppo tecnologico. Sono Multitasking e la loro attenzione è molto volatile poiché nulla per loro è nuovo.
“Fuggono” dai social dove possono trovare i loro genitori e si rintanano prettamente in quelli più visivi, come Instagram e Snapchat. Nonostante ciò però, sono presenti anche su Facebook.
Non hanno quella fedeltà nel brand tanto decantata dalle precedenti generazioni, ma lasciano costantemente feedback e commenti e sono i più impazienti (anche se in realtà, con l’immersione sempre più costante nel mondo online, tutte le generazioni lo stanno diventando).

Strategia di social media marketing

Una volta compreso il proprio pubblico, è possibile pensare alla strategia da mettere in atto. Poiché, dopo l’aggiornamento degli algoritmi, sia di Google sia di Facebook, diventa più difficoltoso farsi trovare nel mondo online, conoscere il proprio pubblico e sapere in quale luogo dialogare con loro diventa fondamentale.
Facebook rimane nettamente il social più utilizzato da tutte le generazioni e Twitter è quello più utilizzato dalla Generazione X e i Millennials, che sono i target, insieme ai Baby Boomer, più presi in considerazione nel caso dei professionisti legali.
Ricorda: i social possono essere un ottimo trampolino di lancio, ma bisogna avere un sito web ben strutturato che contenga e disponga di contenuti necessari da condividere sui social.
Una volta affermata la tua identità online – prima creando un sito ad hoc per raccontare chi sei e di cosa ti occupi – potrai raggiungere il tuo pubblico scegliendo i social più usati dallo stesso poiché hai solo l’imbarazzo della scelta.
I social sono a tua disposizione. Quale scegli?

Arianna Ivana Patelli, AvvocatoFlash

Fonti
http://www.ninjamarketing.it/2017/04/10/baby-boomer-x-y-e-z-generazioni-a-confronto-e-dove-trovarle/
https://www.digitalic.it/internet/nielsen-social-media-report-2016-generazione-x
http://www.ninjamarketing.it/2017/03/06/generazioni-e-social-media-ecco-come-cambiano-le-abitudini/
https://it.aleteia.org/2018/04/11/caratteristiche-della-generazione-z/

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