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Corte Costituzionale: legittima la norma "anti-writers"

La Corte Costituzionale ha salvato la norma “anti-writers”; prevista dal Codice penale, essa prevede multa e reclusione per i writers che imbrattano mezzi di trasporto e palazzi del centro storico (siano essi in restauro o costruzione). La sentenza n. 102/2018 pone fine, quindi, a due ordinanze di rinvio che avanzavano delle questioni di illegittimità tirando in ballo l’art. 639 c.p., secondo le quali si crede che la norma in questione riservasse un trattamento peggiore rispetto a quanto previsto per il reato di danneggiamento (punito con la sola sanzione pecuniaria in seguito alla depenalizzazione, Dlgs 7 del 2016) per il quale si esclude l’art. 639.
Secondo i giudici costituzionali, i rinvii partono da un assunto sbagliato: la parziale depenalizzazione non riguarda l’aggravante riguardante anche l’art. 635, ovvero la previsione di reato su edifici del centro storico, pubblici, di culto, ristrutturazione ecc. In questi casi non vi è alcuna disparità di trattamento.
 

Fonte: IlSole24Ore
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