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Diritto agricolo: non si può sequestrare il terreno coltivato con mais Ogm

Benché la legge vieti le coltivazioni di mais Ogm, non si può sequestrare il terreno sul quale lo si coltiva. Questa la sentenza 48196 della Corte di cassazione che, per il momento almeno, dà ragione all’agricoltore friulano Giorgio Fidennato.
Già sotto processo e condannato dal Tribunale di Udine, il Fidennato si è visto arrivare in data 13 settembre una sentenza della Corte di giustizia Ue che si è espressa sulle questioni pregiudiziali. Il verdetto dei giudici europei ha escluso la possibilità che gli Stati membri applicassero misure di emergenza provvisorie sulla base di un principio di “precauzione”, essendo assente una «manifesta condizione di grave rischio per la salute umana, per la salute degli animali o per l’ambiente, suffragata da valutazioni scientifiche il più possibile complete». Il risultato è l’annullamento del provvedimento preso dal Giudice per le indagini preliminari, il quale aveva fatto scattare la misura cautelare ipotizzando il reato di divieto di coltivazione (punibile con una multa compresa tra i 25mila e i 50mila euro). Tale provvedimento, in caso, dovrà essere rivalutato in base alla indicazioni fornite dalla Corte Ue.
La norma italiana, oltretutto, è stata ritenuta illegittima perché non rispettosa del criterio di valutazione del rischio. Tuttavia, la Corte di Cassazione ricorda che basandosi sulla direttiva 2015/412 approvata dagli Stati membri, ogni Stato membro può vietare la semina di Ogm anche se autorizzata dall’Unione Europea. Un’opportunità che l’Italia ha sfruttato insieme ad altri 17 Stati Ue.
 
 

Fonte: IlSole24Ore
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