Ritira dall’edicola tutte le copie del giornale sgradito: condannato
Mentre Fantozzi, in vista delle elezioni, svaligiava l’edicola di fiducia comprando ogni giorno 50mila lire di giornali, un altro cliché cinematografico – e non solo – vuole un individuo impegnato nel ritiro dalle edicole del paese di tutte le copie di un giornale contenente un articolo ritenuto infamante.
È il caso esaminato dalla Corte di Cassazione con sentenza n. 36369/2019. Il ricorrente è un direttore generale del Comune, il quale aveva avuto la bella idea di “ritirare dal mercato” l’intera tiratura giornaliera di una pubblicazione gratuita locale. Il raid, avvenuto in pieno giorno e, a quanto pare, in presenza del sindaco stesso, non è passato inosservato. Ora, la condanna possibile va da sei mesi a tre anni.
Inutili le difese del ricorrente, il quale ha anche sostenuto di voler semplicemente portare le copie da un’altra parte; in gioco, spiega la Corte, c’è la libertà di stampa e opinione. In questo caso non è potuto scattare l’art. 131-bis del Codice penale (Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto), in quanto la libertà di stampa e opinione è un bene giuridico tutelato dalla legge sulla stampa. Confermati, quindi, i precedenti giudizi di primo e secondo grado.